Un e-commerce per la filiera sociale: la prima esperienza che aggrega attori sociali e garantisce qualità e socialità.
Il bisogno
Esiste un mondo di cooperative sociali, enti no profit, aziende socialmente responsabili, istituzioni religiose che danno opportunità lavorative a persone svantaggiate, producendo beni e servizi di eccellente qualità.
Questo mondo non è numericamente marginale. Esistono, in Italia, circa 5.173 cooperative sociali di tipo B di inserimento lavorativo di persone svantaggiate che danno lavoro a 67.134 persone svantaggiate. (dati ISNet 2016)
Molte di queste realtà producono anche beni, come pasta, panettoni, farine, sughi, vini, birre, prodotti ortofrutticoli, detersivi, abbigliamento, servizi per il turismo, cartoleria, ceramiche e molto altro ancora.
Tuttavia, la maggior parte delle volte, questi beni sono poco raggiungibili.
Ecco l’idea sociale e solidale
Sociale perché:
E’ un e-commerce per la filiera sociale.
La prima esperienza che aggrega attori sociali e garantisce qualità e socialità.
Valorizzazione delle abilità senza assistenzialismo.
Solidale perché:
Acquistare diventa facile e solidale.
Gli impegni di tutti i giorni ci fanno dimenticare che ci sono tanti bisogni.
Il bisogno è molto più vicino di quello che si creda: diversabilità, mamme sole, anziani, carcerati, lotta alle mafie, infanzia, autismo.
Cosa troverete in Comprendiamo
In Comprendiamo troverete prodotti e servizi da enti che valorizzano lo svantaggio e, in generale organizzazioni senza scopo di lucro a filiera controllata o prodotti la cui socialità è garantita a sostegno di enti no profit.
Il meccanismo di identificazione del prodotto o servizio sarà chiaramente riportato sul sito, come pure la classificazione dello stesso.
Il consumatore può decidere in questo modo quale bisogno sostenere e quale tipologia di ente supportare.
Il codice etico e le policy sono studiate in stretta collaborazione con esperti del tema e verificate con meccanismi trasparenti. Questo non impedisce gli abusi, ma cerca di ridurli aumentando la trasparenza.
7 pensieri su “Comprendiamo, l’ecommerce per sostenere lo svantaggio”